Sostenibilità: la via scelta dalla DOC Lugana

 
 

Verso uno standard unico di sostenibilità vitivinicola: lo stato dell’arte e gli obiettivi del Consorzio di tutela Lugana DOC.  La sostenibilità è una delle tematiche oggi più importanti e al tempo stesso complesse anche all’interno del comparto vitivinicolo, un impegno ed una sfida determinante per il futuro, che richiede investimenti e determinazione.

In questa direzione il Consorzio di tutela Lugana DOC ha iniziato un percorso volto ad accompagnare le imprese verso un maggior investimento nella sostenibilità, in tutte le sue declinazioni, a partire da quella ambientale.

Da inizio anno, infatti, il Consorzio gestisce, come ente capofila, il progetto di certificazione SQNPI e il relativo controllo di conformità, supportando le aziende aderenti e affiancando l’ente certificatore nella fase di verifica.

“Questa misura è stata promossa nell’ottica di indirizzare la denominazione, in un prossimo futuro, verso uno standard unico di sostenibilità vitivinicola. Sono soddisfatto che il territorio abbia risposto positivamente, impegnandosi concretamente per raggiungere un obiettivo comune volto alla tutela e valorizzazione della nostra denominazione in modo concreto ed organizzato” spiega Fabio Zenato, presidente del Consorzio di tutela Lugana DOC.

Oggi è possibile affermare che circa il 50% degli ettari hanno già raggiunto, o sono in fase di ottenimento, la certificazione di sostenibilità SQNPI (Sistema di Qualità Nazionale di Produzione Integrata), Equalitas o certificazione biologica.

“Proseguiremo sul fronte delle certificazioni SQNPI ed Equalitas al fine di poter coinvolgere la maggior parte della denominazione in questa direzione, perché il valore del territorio è dato da una visione comune che interessa tutta la filiera, dalla produzione alla trasformazione, e risponde alle aspettative dei consumatori senza compromettere le risorse che saranno a disposizione delle generazioni future” aggiunge Zenato.

“Lavorare sul fronte della sostenibilità si traduce anche in un migliore posizionamento sul mercato, a fronte di una sempre maggiore sensibilità del consumatore, italiano ed internazionale, verso questa tematica. Il consumatore, infatti, è sempre più attento alle cause ambientali, alla ricerca di uno stile di vita salutare e sostenibile. In questa direzione le certificazioni ci permettono di avvalorare sempre più il prodotto da un punto di vista qualitativo e di posizionamento” conclude Zenato.