Lugana, un 2016 da incorniciare

Il Consorzio presenta i dati dell’anno, un bilancio più che positivo per la prima DOC della Lombardia - Continua il successo del vino bianco del Garda: giro d'affari in crescita in Italia e all'estero, aumento degli ettari coltivati e delle bottiglie prodotte e all'orizzonte i 50 anni della DOC.

E sulla TAV non si ferma la battaglia per un’alternativa sostenibile.

150 milioni di euro di fatturato, 14 milioni di bottiglie nella vendemmia 2015, 1.675 ettari coltivati, un lungo tour promozionale negli USA con 10 tappe e tanti progetti in cantiere, in Italia e all’estero, per festeggiare nel 2017 i 50 anni della DOC, la prima della Lombardia. Questi i numeri più che positivi del Consorzio Tutela Lugana DOC, che chiude il 2016 in forte crescita, confermando così il trend di crescita che dura dal 2006, con una produzione raddoppiata in dieci anni.

Per noi è stato il miglior anno in assoluto – afferma il presidente Luca Formentini, riconfermato lo scorso febbraio alla guida del Consorzio per un altro triennio –. Mai avevamo raggiunto questi traguardi e mai prima d’ora il nostro vino aveva ottenuto riconoscimenti così unanimi e significativi, con un export al 70% in crescita sia in mercati consolidati, come la Germania, che in paesi fino a pochi anni fa preclusi, come gli USA o il sud est asiatico. Siamo soddisfatti non solo dei risultati commerciali del nostro vino ma anche di alcuni progetti da tempo coltivati che nel 2016 hanno finalmente visto la luce. Fra tutti l’istituzione ufficiale della Commissione tecnica, una sorta di laboratorio in cui i nostri associati potranno sperimentare un nuovo modo di lavorare insieme, e il protocollo siglato con i florovivaisti per il mantenimento del patrimonio arboreo della nostra area. Fra gli impegni che ci stanno più a cuore vi è infatti contribuire alla crescita della cultura della sostenibilità ambientale nel nostro territorio”.

Da anni il Consorzio è una delle voci più decise contro il passaggio della linea dell’alta velocità nel basso lago, linea che proprio pochi giorni fa è stata inaugurata nella tratta Milano-Brescia.

Non si tratta solo del danno economico diretto, che pure è ingente dato che la Turbiana oggi vale 200 euro al quintale e i terreni coltivati 300 mila euro l’ettaro – spiega Formentini -. Il rischio maggiore è la compromissione dell’intero distretto turistico del Garda, il terzo in assoluto in Italia. Un intervento così aggressivo in un’area dell’equilibrio fragile ci pare un vero suicidio, a maggior ragione in questo momento storico in cui, anche grazie al successo di filiere come la nostra, si è riusciti con fatica a porre un freno alla cementificazione ed al consumo di territorio. Non abbiamo ancora perso la speranza che si possa intervenire sul progetto e modificare il tracciato – conclude Formentini - e indirizzeremo una lettera aperta al confermato Ministro Delrio perché ascolti le nostre ragioni”.

Gli USA nuovo mercato di punta per il Lugana

IL LUGANA HA TROVATO L’AMERICA: GLI USA NUOVO MERCATO DI PUNTA PER IL BIANCO DEL GARDA

Al via il 17 ottobre il tour del Consorzio di Tutela che in un mese toccherà Boston, New York, Philadelphia, Los Angeles e Chicago

 Sarà un autunno caldo per il Consorzio di Tutela Lugana DOC, impegnato dal 17 ottobre al 10 novembre in un intenso tour promozionale che lo porterà in ben 5 città statunitensi, con 10 diversi appuntamenti: Boston, New York, Philadelphia, Los Angeles e Chicago. Gli eventi, rivolti in particolare ai media, saranno l’occasione per presentare all’enorme mercato oltreoceano anche piccole aziende, non ancora importate. “Il nostro obiettivo principale – spiega il Presidente Luca Formentini, presente personalmente a tutte le tappe così come il Direttore Carlo Veroneseè promuovere la denominazione, consolidando i mercati tradizionali e contemporaneamente aprendone di nuovi. La mia presidenza coincide con una precisa e condivisa strategia che ha selezionato gli USA come principale mercato su cui investire per le attività promozionali del Consorzio. Dal 2014 stiamo dedicando risorse importanti a questo Paese (sono il singolo mercato su cui si sta investendo maggiormente) e manteniamo una presenza costante, con il record dei 10 eventi nel 2016. Abbiamo infatti trovato una crescente presenza del profilo del nostro “consumatore tipo”, che deve possedere una discreta conoscenza vinicola base così da avere la curiosità per andare alla ricerca di un prodotto dalla spiccata identità, che va capito e scelto con atteggiamento attivo. Questo ci permette anche di affinare il messaggio di piccola denominazione di altissima qualità e dalla forte personalità”. I numeri stanno dando ragione al Consorzio: la Germania resta il primo mercato, ma gli USA stanno guadagnando progressivamente quota.

Il tour, prenderà il via da Boston il 17 ottobre, con altre 3 tappe nella East Coast, il 18 a New York, il 20 a Philadelphia, il 24 di nuovo a New York, per finire il 26 a Los Angeles. Un breve rientro in patria, il tempo di riprendersi dal jet lag e via in volo per Chicago. Qui, l’8 novembre (l’election day), si terrà un evento rivolto agli addetti ai lavori per poi concludere ufficialmente la stagione promozionale il 10 novembre con il prestigioso evento “Chill” promosso da Wine Spectator, una delle più autorevoli riviste di settore. In questa occasione il Consorzio potrà proporre il suo Lugana in abbinamento ai piatti di 50 top chef in una serata di charity a favore di 3 associazioni. In ogni tappa il Consorzio sarà accompagnato da wine educator di primo piano nelle città di riferimento, riuscendo complessivamente ad intercettare oltre 250 interlocutori chiave, capaci di influenzare i trend di consumo.

Gli ingenti sforzi del Consorzio sono giustificati dalla considerazione di come l’export, che supera il 70%, abbia trainato in questi anni la crescita del bianco gardesano da uva Turbiana, tanto che dal 2008 al 2015 le superfici vitate sono aumentate del 62%, passando da 831 ettari agli attuali 1.431. Le bottiglie prodotte si sono invece addirittura quasi duplicate: dai 7,3 milioni del 2008 ai 13,9 milioni della scorsa vendemmia.

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Lugana per l'ambiente e l'ambiente per il Lugana

Il Consorzio presenta un progetto per la tutela del territorio in collaborazione con l’Associazione Florovivaisti

LUGANA PER L’AMBIENTE E L’AMBIENTE PER IL LUGANA
MAI PIÙ ALBERI SACRIFICATI PER FAR SPAZIO AI VIGNETI

Ogni esemplare estirpato per creare nuovi filari verrà reimpiantato a spese delle Aziende vinicole su un terreno proprio o pubblico, a beneficio di tutti. A settembre la prima consegna di 150 piante al Comune di Desenzano del Garda

Il Consorzio di tutela del Lugana punta a incrementare il patrimonio “verde” del proprio territorio: grazie alla convenzione presentata oggi in conferenza stampa a San Martino della Battaglia le aziende associate si impegnano, in caso di interventi che comportino l’eliminazione di alberi preesistenti per fare spazio ai vigneti, al reimpianto di un pari quantitativo di alberi su un terreno proprio o pubblico, grazie alla collaborazione con le Amministrazioni locali. Il tutto a prezzi agevolati grazie all’accordo con le Associazioni Florovivaisti Venete e Lombarde, partner del progetto. Si tratta di un problema reale, dato che nel solo 2015 sono stati piantati 139 nuovi ettari di Lugana.

Lugana per l’Ambiente e l’Ambiente per il Lugana” è la nuova iniziativa messa in campo dal Consorzio guidato, per il secondo mandato consecutivo, da Luca Formentini:

Luca Formentini

Luca Formentini

Un modello virtuoso che ci auguriamo possa essere replicato a livello regionale e nazionale – afferma il Presidente -. Uno dei punti qualificanti della mia rinnovata presidenza è la scelta di dedicare una buona parte delle risorse del Consorzio alla cura dell’ambiente in cui viviamo e produciamo il nostro vino. Siamo promotori di una viticoltura sostenibile, che sappia bilanciare gli aspetti produttivi con la salvaguardia del territorio. Questo progetto è un esempio concreto dove, non solo abbiamo previsto il reintegro delle alberature, ma abbiamo anche posto dei limiti molto stretti su quali tipologie di alberi reimpiantare, in modo da utilizzare solo specie autoctone. La prima consegna è prevista per settembre, quando affideremo al Comune di Desenzano del Garda 150 piante. Un vino di qualità nasce da un territorio di qualità e contribuisce alla sua valorizzazione perché da essa dipende la sua credibilità. Il Lugana è un distretto che esprime questo concetto in pieno”. 

Il progetto ha trovato l’immediata disponibilità dei 5 Comuni su cui insiste la DOC (oltre a Desenzano del Garda anche Lonato del Garda, Pozzolengo, Sirmione e Peschiera del Garda) e il plauso della Regione Lombardia: “L’iniziativa è un esempio di come si possa costituire una rete imprenditoriale in campo agricolo in grado di coniugare la redditività alla sostenibilità ambientale, con ricadute positive per il territorio e la cittadinanza – dichiara l’assessore all’Agricoltura della Lombardia, Gianni Fava -. Il Lugana è una delle importanti DOC lombarde, che negli anni ha saputo incrementare il proprio prezzo, arrivando a oltre 115mila ettolitri prodotti nel 2015 e a un valore dell’imbottigliato che è passato dai 23,4 milioni di euro del 2008 a 62,6 milioni del 2015”. Un patrimonio vitivinicolo da tutelare, ribadisce l’assessore Fava, “anche da infrastrutture che andrebbero irrimediabilmente a danneggiare un’area a forte vocazione produttiva e turistica”.

Il verde è un patrimonio, e come tale va salvaguardato, curato, protetto. Con professionalità, da parte di soggetti competenti – commenta Nada Forbici, Presidente dell’Associazione Florovivaisti Bresciani - Per questo AFB ha accettato di collaborare con il Consorzio di Tutela del Lugana. Sempre di più Enti, Consorzi, Associazioni, si adoperano congiuntamente a favore del territorio, con la coscienza che la salvaguardia del patrimonio naturale è più efficace se nasce da un sentire e da un agire comune. La speranza è diventare un esempio, estendere questa collaborazione ad altre province e esportare un modello di cooperazione ad altre regioni, sempre nell'ottica della salvaguardia del patrimonio naturale”.

La Turbiana, il vitigno autoctono del Lugana, è oggi una delle uve bianche più cara d’Italia: nella vendemmia 2015 il prezzo medio delle uve è stato di 180€ al quintale.

Non stupisce quindi che cresca costantemente la superficie vitata, oggi pari a 1675 ettari (di cui 263 in Veneto e 1412 in Lombardia) – spiega Carlo Veronese, Direttore del Consorzio Tutela Lugana DOC –. In una DOC in continua crescita è fondamentale continuare a interrogarsi sul futuro della denominazione, contando sull’esperienza e il confronto fra tutti i produttori e gli altri protagonisti che determinano il successo di questo vino. Questo momento di confronto interno che vede il culmine nell’annuale riunione di filiera, che si terrà oggi dove oltre a valutare i dati delle giacenze 2015 ci interrogheremo soprattutto sull’andamento del mercato e sull’indirizzo che il Consorzio dovrà mantenere nei prossimi mesi”.

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Si ringrazia la Società Solferino e San Martino che ha gentilmente messo a disposizione a titolo gratuito la sede per la Conferenza Stampa.

Nasce il Comitato Tecnico del Lugana DOC

Nasce il Comitato Tecnico del Lugana DOC

Il Consorzio di Tutela del Lugana DOC celebra una tappa importante: l’istituzione ufficiale della Commissione tecnica, prevista fin dal 1990 ma mai attivata fino ad oggi in modo strutturato. Una decisione approvata all’unanimità dal nuovo Consiglio di Amministrazione guidato da Luca Formentini, riconfermato da poche settimane alla presidenza:

“Si tratta di un passo fondamentale per la crescita del nostro Consorzio in qualità tanto del prodotto che ambientale – spiega Formentini -. La commissione è una sorta di laboratorio in cui i nostri associati potranno sperimentare un nuovo modo di lavorare insieme, basato sulla condivisione. Stiamo vivendo un periodo particolarmente positivo, con oltre il 70% della produzione esportato sui mercati di tutto il mondo e un record di quasi 14 milioni di bottiglie nel 2015. Ma non dobbiamo restare passivi quanto invece utilizzare con intelligenza questa fase: è il momento di rilanciare ed investire nella creazione di una rete fra tutte le aziende per la condivisione continua di esperienze e competenze. Questo patrimonio comune sarà il presupposto per alimentare il successo e far sì che di esso benefici l’intero territorio. Siamo infatti convinti che il nostro vino abbia un legame biunivoco e indissolubile con la terra da cui origina: il Lugana può e deve aiutare a migliorare la cultura della tutela e della sostenibilità ambientale”...

A Vinitaly 2016 Lugana DOC presenta il Riserva, il bianco che sa invecchiare

A Vinitaly 2016 Lugana DOC presenta il Riserva, il bianco che sa invecchiare

IL CONSORZIO “STAPPA” UFFICIALMENTE LA NUOVA TIPOLOGIA, PER LA PRIMA VOLTA IN DEGUSTAZIONE AL PUBBLICO. E DAL PALCOSCENICO INTERNAZIONALE DI VERONA RILANCIA LA CAMPAGNA #SAVELUGANA

Dopo 5 anni di attesa fra pochi giorni farà il suo debutto, il Lugana Riserva, la nuova tipologia che il Consorzio di Tutela presenterà ufficialmente al pubblico a Vinitaly 2016.

Già Luigi Veronelli aveva intuito le enormi potenzialità della Turbiana, vitigno autoctono, capace di una straordinaria evoluzione in bottiglia, uno degli aspetti che rendono più pregiato e di valore il Lugana...

Ma se il Riserva è la novità, l’altro tema che terrà banco allo stand A10/11 della la 50ma edizione di Vinitaly resta l’impegno del Consorzio per la salvaguardia del territorio, con il rilancio della campagna #savelugana...

E il Lugana sposò il "Pesce dai due nomi"

E il Lugana sposò il "Pesce dai due nomi"

A Lazise presentazione della nuova annata 2015 e del nuovo Direttivo

E IL LUGANA SPOSÒ IL “PESCE DAI DUE NOMI”

Per l’Anteprima del 6 e 7 marzo due chef interpretano il coregone-lavarello in abbinamento con il vino bianco delle argille. Alla guida del Consorzio riconfermato il Presidente Luca Formentini. 

Un vino, il Lugana, un pesce gardesano dai due nomi, il coregone-lavarello, e due eccellenti cuochi del Garda. C’è anche questo fra gli “ingredienti” dell’Anteprima del Lugana dell’annata 2015, in programma il 6 e 7 marzo a Lazise, insieme con la presentazione della nuova annata del Bardolino e del Chiaretto. L’evento segna anche la prima uscita pubblica del nuovo Consiglio Direttivo del Consorzio...

Anteprima a Lazise

Anteprima a Lazise

CHIARETTO, LUGANA E BARDOLINO SI PRESENTERANNO IN ANTEPRIMA INSIEME IL 6 E 7 MARZO 2016 A LAZISE (VERONA)

I produttori dei tre vini gardesani totalizzano complessivamente 42 milioni di bottiglie per un fatturato annuo di 125 milioni di euro

Il Chiaretto, il Lugana e il Bardolino della vendemmia 2015 si presenteranno al pubblico insieme Domenica 6 e Lunedì 7 marzo 2016 a Lazise, sul lago di Garda, loro territorio di origine. L’iniziativa è firmata dai Consorzi di tutela del Bardolino e del Lugana, uniti nel proporre agli appassionati, alla stampa specializzata e agli operatori economici la nuova annata dei loro vini...

Degustazione ONAV Verona - Le Anime del Lugana

Degustazione ONAV Verona - Le Anime del Lugana

Onav Verona e Consorzio Tutela Lugana presentano in degustazione Le Anime del Lugana

Venerdì 27 Novembre 2015 ore 20:30 - Sala Degustazione Pasticceria Miozzi 

Corso V. Emanuele II, 61 - Villafranca (VR)

I vini in degustazione sono:

- Lugana 2014 Mandolara - Le Morette Valerio Zenato

- Lugana 2013 Orestilla - Montonale

- Lugana Vendemmia Tardiva 2012 Filo di Arianna - Tenuta Roveglia

- Lugana Riserva 2012 Sergio Zenato - Zenato

- Lugana 2009 Buso Caldo - Pasini San Giovanni

"Lugana Armonie Senza Tempo" accoglie 1.400 #Luganalovers

La locandina dell'evento

Comunicato stampa

IL LUGANA DOC FA IL PIENO: 1.400 PERSONE PER LA GRANDE DEGUSTAZIONE ANNUALE

Grande successo a Peschiera per l’evento voluto dal Consorzio tutela e patrocinato dal Comune

Si preannunciava come un grande evento e così è stato: una vera festa, per 1.400 #luganalovers che hanno accolto l’invito del Consorzio Tutela. Complici una tiepida serata autunnale, con tanto di luna piena, una location eccezionale, il sottotetto della Caserma Artiglieria di Porta Verona a Peschiera, ma soprattutto merito del vero protagonista, il Lugana DOC, versato a fiumi dalle 55 aziende presenti. Giunto alla sesta edizione, “Lugana Armonie senza tempo” è ormai una garanzia per chi voglia non solo degustare ma anche cogliere l’opportunità di mettere a confronto diversi stili e approfondire curiosità e aneddoti con i produttori. Erano davvero tanti, dalle cantine più grandi e note, a quelle più piccole per dimensioni ma non certo per qualità.

L’iniziativa, totalmente gratuita per i partecipanti, è fortemente voluta dal Consorzio, che la considera come il momento più importante dell’anno per valorizzare e ringraziare il proprio territorio, e resa possibile grazie alla collaborazione e al patrocinio del Comune di Pescheria del Garda, della Provincia di Verona, del Consorzio Lago di Garda ed al contributo della Banca Popolare di Verona.

#SaveLugana, la campagna online per salvare il Lugana

Ecco il testo della petizione indirizzata al Presidente del Consiglio - Segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi.

 

Matteo Renzi: aiutaci a collocare la TAV sui binari della ferrovia Desenzano-Peschiera già esistenti per salvare il Lugana DOC, l'ambiente e l'economia del Lago di Garda.

Il Governo Italiano si sta preparando alla realizzazione della tratta Brescia-Verona del Treno ad Alta Velocità (TAV) che dovrebbe collegare Torino a Trieste, il cui finanziamento è garantito solo in parte da fondi del Commissario ai Trasporti dell’Unione Europea ed il cui importo è ancora incerto.

La costruzione di questa nuova linea avrà un impatto devastante sul delicato ambiente dell’area a sud del Lago di Garda, già attraversato da autostrada, tangenziale, statale e ferrovia a doppio binario. Una parte rilevante dei vigneti della zona a denominazione d’origine controllata Lugana verranno cancellati. 

In questo modo verrà distrutta l’economia di un’intera zona, a  vocazione prevalentemente turistica e viticola di alto pregio.

I produttori del Lugana pensano che l’attuale progetto del treno ad alta velocità avrà sul territorio un impatto insostenibile. Il nuovo tracciato distruggerebbe una parte considerevole delle vigne esistenti e limiterebbe la loro crescita nel futuro. L’effetto sul delicato equilibrio ecologico e ambientale  sarebbe intollerabile, specialmente in un’epoca in cui l’importanza di preservare l’ambiente dovrebbe essere alla base di ogni decisione che poca riflettersi sulle generazioni future.

Nessuna somma di denaro potrà mai compensare le prossime generazioni per quello che perderanno.

Per questa ragione, noi chiediamo al Governo Italiano di utilizzare l’esistente tracciato della ferrovia, che attraversa per 9 km l’area del Lugana, preservando da nuovi sconvolgimenti la striscia di terra situata tra la riva sud del Lago di Garda e l’area collinare a Nord.

Noi sappiamo che questa soluzione è percorribile, perché è sostenuta da adeguate analisi tecniche.

Usare il tracciato ferroviario già esistente significa che il treno ad alta velocità dovrà semplicemente rallentare per i 9 chilometri di attraversamento dell’area del Lugana.

Certo, arriverà a destinazione 4 minuti più tardi: ma noi siamo convinti che 4 minuti di ritardo siano un prezzo accettabile da pagare per preservare un territorio unico e un’area sotto osservazione dell’UNESCO per la sua candidatura a Patrimonio dell’Umanità.

La nostra preziosa cultura del vino ci permette di focalizzarci sull’equilibrio dell’ambiente e di prenderci cura della nostra terra e del nostro futuro. 

I produttori del Lugana sanno che possono proteggere questa terra unica dall’essere usata in maniera irresponsabile e Vi chiedono di sostenere questo appello, condividendolo.